Italia in Pillole

mercoledì 21 febbraio 2024

I bonus per la sostituzione degli infissi nel 2024

 


Quali bonus saranno a disposizione delle famiglie italiane per l'installazione e la sostituzione degli infissi nel 2024? Anche nel nuovo anno ci saranno dei bonus per la ristrutturazione e l'installazione e la sostituzione dei serramenti di casa e del condominio, vediamo insieme quali.

Il mercato dei serramenti in Italia

Il mercato di infissi e serramenti, nel nostro Paese, produce introiti annuali per oltre 7 miliardi di euro. Un enorme flusso di denaro che, non solo supporta migliaia di aziende nel settore, ma anche una galassia di attività che si occupano di rivendita di prodotti collegati e della posa di pavimenti, serramenti e infissi.

In quest'ottica, i diversi bonus per favorire l'installazione e la sostituzione degli infissi, hanno rappresentato sia uno strumento utile per il sostegno alle imprese e a chi si è rivolto loro. Parliamo di proprietari di casa, di impresa o amministratori di condominio che, in questi anni, hanno effettuato lavori di ristrutturazione per un immobile. La sostituzione degli infissi rappresenta uno dei lavori più gravosi da sostenere in fase di ristrutturazione; tuttavia è anche la chiave per ottenere un efficientamento energetico in grado di incidere sul costo finale della bolletta.

I nuovi infissi e serramenti sono progettati, infatti, con un'attenzione tutta particolare, non solo per la sostenibilità ma anche per il risparmio energetico: grazie a una minore dispersione di calore è possibile abbattere i consumi e le emissioni inquinanti. Il lavoro di un serramentista esperto, poi, garantirà la massima resa dell'investimento.

Bonus per infissi e serramenti nel 2024

Dopo le prime esperienze con il Superbonus al 110%, il governo è alle prese con dei tagli sulle spese: la nuova legge di bilancio è più restrittiva sui vari incentivi ancora in essere e ha eliminato la sostituzione degli infissi da alcuni incentivi. Questi tagli dovrebbero essere propedeutici al varo di una nuova forma di Superbonus in prossimo futuro.

Come prima cosa, la manovra di Bilancio 2024 ha escluso la sostituzione di infissi e serramenti dal Bonus barriere architettoniche. Non sarà quindi più possibile inserire la detrazione Irpef al 75% per il rifacimento di porte o finestre, all'interno dei lavori di rinnovamento dell'edificio per migliorare l'accessibilità e che ora riguardano esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.

Rimarranno comunque a disposizione delle agevolazioni, ma viene ridotta dal 75% al 50% per l’aliquota delle detrazioni fiscali disponibili per la sostituzione degli infissi di casa con nuovi prodotti più performanti in termini di isolamento termico. Nel 2024, le famiglie che vorranno puntare su nuove finestre e risparmio energetico potranno avvalersi dell'Ecobonus e del Bonus Casa (o bonus Ristrutturazioni), in vigore fino al termine di Dicembre di quest'anno.

Come funziona l'Ecobonus 2024?

L'Ecobonus è una agevolazione che viene rilasciata per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e consiste in una detrazione Irpef o Ires (per le aziende). La detrazione fiscale è del 50%, spalmabile in 10 anni, fino a un massimo di 120mila euro per unità immobiliare (il limite è di 60mila euro).

L'aliquota dell'Ecobonus è variabile a seconda della tipologia del lavori: parte dal 50% ma se la sostituzione rientra in un intervento di riqualificazione di tutto l’edificio (comprese le parti comuni e tutti gli appartamenti) l’aliquota arriva al 65% e il tetto di spesa è di 100mila euro (da ripartire tra gli aventi diritto).

Ricordiamo che i requisiti per l'Ecobonus prevedono che i lavori siano esclusivamente per la sostituzione degli infissi (e non per l'installazione di nuove porte o finestre), i nuovi serramenti devono migliorare l'isolamento termico degli ambienti riscaldati e devono rispettare specifici valori di trasmittanza termica.

Sostituzione degli infissi con il Bonus Casa

Il Bonus Casa è un'altra agevolazione che sarà possibile richiedere nel 2024. Riguarda esclusivamente le persone fisiche (quindi solo detrazioni Irpef) e arriva a coprire fino al 50% delle spese. I lavori devono avere un tetto di spesa di 96mila euro per unità immobiliare e la detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali.

Tra le opere che possono essere detratte con questo tipo di bonus abbiamo: la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia. I beneficiari del bonus ristrutturazioni dovranno inviare all’Enea i dati relativi agli interventi per consentire il monitoraggio del risparmio energetico conseguito.

Il nuovo applicativo INAIL per la riduzione dei rischi sul lavoro

 


Disponibile sul sito Inail, questo nuovo strumento permette a imprese e a datori di lavoro di individuare le soluzioni più appropriate per individuare la soluzione ai rischi presenti in azienda e garantire la sicurezza del luogo di lavoro.

Lo scopo dell'applicativo Inail

Dal 22 Maggio 2023, sul portale INAIL è disponibile un nuovo strumento che:

"Rendere fruibili strumenti tecnici per la riduzione dei livelli di rischio attraverso soluzioni specialistiche finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro"

INAIL - CIRCOLARE N. 18 DEL 19 MAGGIO 2023

L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro adempie così al comma 3-ter dell’articolo 28 del decreto legislativo 81/2008. Il comma prevede che si rendano disponibili degli strumenti per la riduzione dei rischi sul posto di lavoro.

La redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è una attività importante ed uno dei pilastri della sicurezza.

Ricerca scientifica e criteri metodologici

Pe rispondere alla richiesta della normativa, l'applicativo è stato sviluppato su un impianto tecnologico sviluppato grazie all'esperienza di ricercatori nazionali e internazionali.

Il sistema prevede l'utilizzo di una griglia con valori predefiniti, composta da un requisito d'inclusione e cinque specifici criteri di ammissibilità; in questo modo è possibile ottimizzare al massimo il processo di validazione per ridurre i livelli di rischio in azienda.

Questa procedura rende possibile anche l'aggiornamento dell’archivio interattivo con ulteriori procedure di valutazione, basate sull’evoluzione tecnico-scientifica delle attività di ricerca e di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

I criteri di ricerca e indicazioni d'uso

Il nuovo servizio online, disponibile qui, permette agli utenti di effettuare ricerche documentali secondo dei filtri impostabili

  • Attività / Ateco (si sceglie il tipo di attività economica e lavorativa);
  • Tipologie di rischio (ad esempio sarà possibile selezionare quelli ergonomici, elettrici, biologici, ecc...);
  • Tipo di strumento (è possibile scegliere tra applicativi, banche dati, buone pratiche, linee di indirizzo e linee guida, schede informative, procedure, software).

A seconda del tipo di ricerca impostata, vengono fornite indicazioni sui livelli di rischio e le relative soluzioni praticabili. Lo scopo dell'applicativo è di favorire il datore di lavoro nella valutazione dei rischi e nell'implementazione delle misure atte a evitarli.

L'Assistenza utente e Contact Center

Il portale Inail mette anche a disposizione degli strumenti per l'assistenza utente. Nell'area dedicata a Supporto e Contatti, l'utenza può avvalersi del servizio Inail risponde, per ricevere, non solo assistenza e supporto nell'utilizzo del servizio online, ma anche approfondimenti normativi e procedurali.

Esiste anche la possibilità di rivolgersi al Contact Center al numero: 06 6001 sia da rete fissa che da mobile.

Enti accreditati per la redazione del DVR

In caso di necessità, comunque, non dimenticate che potete sempre rivolgervi ad esperti come quelli degli enti accreditati per la formazione sicurezza lavoro. Dei professionisti qualificati forniscono consulenza e formazione alle imprese, per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alla sicurezza, anche quelli più burocratici come la corretta redazione del DVR.

L’assistenza che questi professionisti forniscono alle imprese, sia pubbliche che private, è differenziata ed articolata ma si concentra soprattutto sulla progettazione e realizzazione di interventi per le differenti necessità in materia di prevenzione dei rischi. Una consulenza di questo tipo è preziosa perchè vi permette, innanzitutto, di scoprire se avete diritto a finanziamenti a fondo perduto o ad agevolazioni economiche previste a norma di legge.

L'importanza dell'autoclave nel condominio


Potete già esservi accorti di quanto possa essere importante l'autoclave nel condominio se abitate ai piani alti e avete avuto a che fare con problemi di carenza di acqua. Vediamo assieme più nel dettaglio come e perchè questo strumento è importante.

Garanzia di Fornitura Idrica Affidabile

In molti condomini, l'autoclave rappresenta un elemento essenziale per garantire un'efficace fornitura idrica. Questo dispositivo svolge un ruolo cruciale nel mantenere una pressione costante nella rete idrica condominiale, assicurando che ogni unità abitativa abbia accesso a una fornitura d'acqua affidabile e efficiente. Oltre alla pressione dell'acqua, questo strumento è molto importante in caso di carenza idrica: l'impianto può anche sfruttare una riserva di acqua accantonata per i momenti di necessità.

Esploriamo l'importanza e il funzionamento di questo strumento fondamentale.

L'Installazione dell'Autoclave nel Condominio

Nel condominio, la sua installazione può essere autorizzata con una delibera favorevole di almeno la maggioranza dei condomini intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno la metà del valore dell'edificio (500 millesimi) e sarà considerata un lavoro straordinario. Le spese di installazione e del successivo mantenimento, saranno suddivise in proporzione del valore di ciascuna proprietà. Anche i condomini che vivono ai piani più bassi parteciperanno alle spese.

Anche un singolo condomino può richiedere la sua installazione, in caso che ne sia direttamente interessato. In questo caso non può richiedere il rimborso, a meno che non si tratti di un intervento di gestione urgente, e l'intervento non dovrà andare a ledere gli altri condomini.

Regolazione della Pressione e Economia di Risorse Idriche

Come anticipato, l'autoclave agisce come regolatore di pressione, assicurando che l'acqua sia erogata alle giuste condizioni in ogni parte del condominio. Senza di esso, potrebbero verificarsi problemi come bassa pressione o fluttuazioni improvvise, causando disagi agli abitanti che vivono ai piani superiori del condominio. La bassa pressione dell'acqua può causare disagi come docce deboli, lavaggi poco efficaci e malfunzionamenti di apparecchiature. L'autoclave previene tali problemi mantenendo una pressione ottimale, migliorando il comfort e la qualità della vita all'interno del condominio.

Grazie alla sua capacità di mantenere una pressione costante, l'autoclave contribuisce anche a un utilizzo più efficiente delle risorse idriche. La regolazione accurata impedisce sprechi dovuti a fluttuazioni incontrollate, favorendo così un approccio più sostenibile alla gestione idrica.

L'autoclave, regolando con precisione la pressione dell'acqua, contribuisce anche al risparmio energetico. Apparecchiature come pompe e scaldacqua possono operare più efficientemente quando la pressione è costante, riducendo il consumo complessivo di energia nel condominio.

Funzionamento Automatico e Manutenzione Ridotta

Un'autoclave si compone, di solito, delle seguenti parti:

  • la pompa elettrica: che incrementa la pressione dell’acqua;
  • un pressostato: che accende la pompa elettrica che genera un determinato valore di pressione;
  • il serbatoio dove viene cumulata l’acqua che proviene dalla rete idrica e che può essere usata, in caso di bisogno, al momento di una carenza idrica;
  • un contenitore a pressione: nel quale è presente il cosiddetto polmone, ovvero una camera d’aria.

Tutte le volte che si attiva un rubinetto collegato al serbatoio, l'aria contenuta al loro interno viene compressa dalla pompa elettrica e si genera pressione per spingere l'acqua ai punti più alti del sistema. La pompa elettrica per il sollevamento acqua si disattiva quando il sistema ha generato abbastanza pressione.

I moderni sistemi di autoclave sono progettati per operare in modo automatico, riducendo la necessità di interventi frequenti da parte degli abitanti o dell'amministratore condominiale. Ciò semplifica la gestione quotidiana e limita i costi di manutenzione, migliorando l'efficienza generale del sistema idrico.

La Posizione dell'Autoclave nel Condominio

La posizione dell'impianto, all'interno del condominio, è una questione molto importante. L'autoclave dovrà essere installata in sicurezza e in maniera tale da servire, nel migliore dei modi, i condomini a cui è destinato. In generale si prediligono le postazioni piane, come ad esempio i seminterrati del condominio perchè il loro suolo offre una buona base di appoggio per sostenere il peso dell'impianto e perchè, essendo locali appartati, è possibile attutire il rumore prodotto e non disturbare i condomini.

L'autoclave può essere posizionata anche in solai o terrazze, qualora debba servire soltanto gli appartamenti degli ultimi piani.

Importanza dell'Autoclave: Conclusioni

In sintesi, l'autoclave è un elemento indispensabile nei condomini moderni, svolgendo un ruolo chiave nel garantire una fornitura idrica affidabile, efficiente ed eco-sostenibile. Investire in un sistema di autoclave di qualità non solo migliora la qualità della vita degli abitanti, ma contribuisce anche a una gestione più responsabile delle risorse idriche e energetiche. Per il migliore servizio di installazione e manutenzione di elettropompe e autoclave potete rivolgervi ad aziende specializzate presenti sul territorio, vicine al vostro condominio.

L'importanza di un buon posizionamento sui motori di ricerca


Nell’era digitale, avere una forte presenza online è fondamentale per le aziende di tutte le dimensioni e uno dei componenti chiave di questo successo è il posizionamento sui motori di ricerca. Vediamo assieme come il posizionamento influenza la visibilità dei siti e come questo influisce sulla efficacia della comunicazione

Il marketing dell'era digitale e la presenza sul web

Perché il posizionamento del sito web è così importante? Il posizionamento del sito web si riferisce al grado di posizionamento del tuo sito web nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per parole chiave specifiche correlate alla tua attività.

Ebbene, gli studi hanno dimostrato che la maggior parte degli utenti di Internet si affida ai motori di ricerca per cercare informazioni o prodotti online. Secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center, infatti, l’81% degli utenti utilizza i motori di ricerca per trovare informazioni su internet.

Gli stessi studi hanno dimostrato che la maggior parte dei clic va ai primi risultati di ricerca. Ciò significa che se il tuo sito web non è posizionato correttamente nei risultati dei motori di ricerca, è probabile che i potenziali clienti non si imbatteranno mai nel tuo sito web.

È qui che l’aiuto professionale diventa cruciale: la creazione del sito web è solo il primi passo, richiedere l'assistenza di esperti in ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO), copywriting e gestione delle campagne AdWords può migliorare notevolmente il posizionamento del tuo sito web. Esploriamo i vantaggi più nel dettaglio.

Tecniche SEO e posizionamento sui motori di ricerca

La SEO è la pratica di ottimizzare il contenuto, la struttura e i backlink del tuo sito web per rendere più probabile che appaia nei risultati dei motori di ricerca. Uno specialista SEO professionista comprende le complessità degli algoritmi dei motori di ricerca e può aiutarti a identificare le parole chiave giuste da targetizzare, ottimizzare i meta tag e le intestazioni del tuo sito web, fino alla struttura degli URL; tutti fattori che possono influenzare notevolmente il posizionamento.

Un SEO esperto potrà aiutarti che nel migliorare la velocità di caricamento del tuo sito web: anche la correttezza del codice  la sua rapidità sono fattori che i motori di ricerca tengono in conto quando scelgono di mostrare il tuo sito rispetto a quello di un concorrente.

L'importanza del Copywriting nel posizionamento

Il copywriting è un altro aspetto cruciale del posizionamento di un sito web. I copywriter professionisti possono fornire contenuti di grande impatto e persuasivi per il tuo sito web. I contenuti di alta qualità non solo coinvolgono i visitatori e li incoraggiano a esplorare più pagine del tuo sito, ma migliorano anche la credibilità e l'autorità del tuo sito web.

Il contenuto del tuo sito web non dovrebbe solo essere informativo e ben scritto, ma dovrebbe anche incorporare parole chiave e frasi pertinenti che i potenziali clienti probabilmente cercheranno. Copywriter esperti possono creare contenuti accattivanti e ottimizzati che non solo attirano i visitatori del sito web ma soddisfano anche gli algoritmi dei motori di ricerca.

Visibilità e campagne sponsorizzate

Oltre a SEO e copywriting, la gestione delle campagne AdWords può migliorare ulteriormente il posizionamento del tuo sito internet. Adwords è una piattaforma pubblicitaria pay-per-click offerta da Google che consente alle aziende di visualizzare annunci nei risultati dei motori di ricerca.

AdWords può migliorare il posizionamento e la visibilità del tuo sito inserendo annunci mirati per la tua attività nei primi risultati della SERP, sopra i risultati di ricerca organici. Affidando la tua campagna AdWords a professionisti, puoi assicurarti che i tuoi annunci siano progettati e mirati in modo da massimizzare il ritorno sull'investimento.

Posizionamento e motori di ricerca: conclusioni

In conclusione, il posizionamento del sito web gioca un ruolo fondamentale nel successo della tua presenza online. Investendo in un aiuto professionale per SEO, copywriting e gestione delle campagne AdWords, puoi migliorare significativamente la visibilità del tuo sito web nei risultati dei motori di ricerca.

Cercare un aiuto professionale può farti risparmiare tempo e risorse a lungo termine. Gli specialisti hanno le conoscenze e l'esperienza necessarie per migliorare in modo efficace il posizionamento del tuo sito web, permettendoti di concentrarti su altri aspetti della tua attività. Quindi, non sottovalutare l'importanza del posizionamento: può fare la differenza nell'attrarre il tuo pubblico target e far crescere la tua attività nel mondo digitale.

mercoledì 8 novembre 2023

Come scegliere i vetri adatti per le finestre di casa

 


Scegliere i vetri per i serramenti di casa è molto importante, anche se si tratta di un argomento che viene poco spesso affrontato; un peccato, visto che la questione vetri può fare la differenza nella qualità di porte o finestre.

Le caratteristiche dei vetri per serramenti

Come anticipato, i vetri per finestre giusti, potranno migliorare il comfort della tua abitazione. Questo perchè si tratta di vetri particolari, progettati appositamente per massimizzare il valore delle finestre.

Innanzitutto sono caratterizzati da vetrocamere: un sistema costituito da due o più lastre distanziate da canaline. Questo modello di struttura serve a migliorare l'efficacia dei vetri delle nostre finestre, le intercapedini sono infatti riempite con gas speciali, come argon o kripton, in grado di garantire un migliore isolamento termico e acustico. Maggiore sarà la distanza tra le lastre, maggiore sarà la quantità di gas presente e l'effetto.

Oltre all'intercapedine, anche lo spessore dei vetri influenza il risultato: maggiore lo spessore, migliore l'isolamento dal caldo o dal freddo dell'esterno. Si possono arrivare ad avere soluzioni con triplo o quadruplo vetro per condizioni climatiche particolarmente estreme.

Finestre e risparmio energetico

La capacità isolante del vetro è detta trasmittanza termica ed è la prima caratteristica a cui si pensa quando valutiamo l'investimento per le nostre finestre.

La trasmittanza è quella grandezza fisica che individua la quantità di calore medio che viene scambiata tra due ambienti con temperature differenti, è indicata dal simbolo Ug, un'unità di misura che troverete spesso nei preventivi, dove U indica la trasmittanza e "g" la vetratura.

Si misura in watt metro quadrato kelvin (W/m²•K) e, più basso sarà il valore, più il vetro risulterà isolante. In pratica, con un buon valore di trasmittanza, il calore della nostra casa non verrà disperso all'esterno attraverso i serramenti. Per influenzare questa caratteristica, oltre alle vetrocamere, contribuisce anche l'impiego di vetri speciali, come i basso emissivi o i selettivi.

Proprio per questo, la scelta del giusto vetro, è una caratteristica importante per far fruttare il nostro investimento nell'installazione di nuovi serramenti.

Il fattore solare del vetro

Il fattore solare, identificato con le diciture FS o G, misura la quantità di energia solare che passa per il vetro.

Ad esempio: senza vetro passa il 100% di calore solare da una finestra, con un vetro basso emissivo calore è ridotto al 60%, ciò significa che il fattore solare o G equivale a 60. Se il valore di trasmittanza misura l'isolamento dal freddo, il fattore solare riguarda il fenomeno del surriscaldamento.

Per il corretto comfort di casa, è importante che la quantità di calore che irradia la nostra abitazione sia bilanciata; questo permettere la creazione di un microclima ottimale sia in inverno che in estate.

La trasmissione della luce solare

Oltre allo scambio termico, anche il passaggio di luce è essenziale quando parliamo di finestre. Nonostante la sua importanza, la trasmissione luminosa (detto anche TL) è un valore meno conosciuto, indica la percentuale di luce solare che passa attraverso il vetro.

Ad esempio, un buon vetro può lasciar passare il 75% di luce dall'esterno, a questo punto possiamo identificare una trasmittanza luminosa di 75. Ovviamente, un alto valore ci permetterà di avere una abitazione meglio luminosa.

Vetri per finestre e isolamenti acustico

Soprattutto per chi abita in città, avere vetri in grado di isolarci dai rumori fastidiosi dell'esterno è un grosso vantaggio. Il livello di isolamento acustico dei serramenti si misura in decibel (DB), un valore più alto indica una abitazione con porte e finestre meglio fono-isolanti.

La normativa italiana stabilisce che le abitazioni devono avere un potere fonoassorbente di 40 almeno decibel.

Vetri delle finestre e sicurezza

Oltre a tutte le caratteristiche precedenti, un vetro per finestra può anche essere progettato per fornire un maggiore livello di sicurezza. Ad esempio, esistono in commercio vetri antieffrazione in grado di resistere ai tentativi di scasso.

Per essere definito tale, un vetro di questo tipo, deve superare tutta una serie di prove di forza di differente livello; vanno dal minimo della P1 alla P8B che rappresenta il massimo livello. Un vetro in grado di fornire un adeguato livello di sicurezza per l'abitazione è di livello P4A o P5A.

Sempre a proposito di sicurezza, possiamo anche parlare dei prodotti antinfortunistici come i vetri laminati o temprati.

Con tutti questi fattori da considerare nella scelta dei vetri per le finestre di casa, è sempre meglio rivolgersi ad un installatore di serramenti qualificato per trovare la soluzione più adatta.

Quali sono le novità introdotte con il nuovo decreto antincendio?

 


E’ stato pubblicato da INAIL un nuovo documento tecnico sulle novità in merito alla prevenzione incendi sui luoghi di lavoro. La normativa infatti, negli ultimi anni, ha visto diverse evoluzioni e, lo scopo di questo documento è quello di accrescere la consapevolezza in merito ai contenuti dei nuovi Decreti Antincendio e alla loro messa in pratica.

Il testo analizza i 3 decreti ministeriali che, nel 2021, hanno modificato (sviluppando a anche abrogando) la normativa già in essere.

Primo decreto: manutenzione attrezzature, impianti e sistemi di sicurezza antincendio

Il primo decreto dà indicazioni sulla corretta manutenzione delle attrezzature, degli impianti e dei sistemi di sicurezza antincendio.

È costituito da un articolato normativo e da due allegati: “Criteri generali per manutenzione, controllo periodico e sorveglianza impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio” e “Qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio”.

Secondo decreto: gestione dei luoghi di lavoro

Il secondo si focalizza sulla gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza, sulle caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio; comprende anche i corsi di formazione per gli addetti antincendio e per i formatori.

È costituito da un articolato normativo e da cinque allegati: “Gestione della sicurezza antincendio in esercizio”, “Gestione della sicurezza antincendio in emergenza”, “Corsi di formazione e aggiornamento antincendio per addetti al servizio antincendio”, “Idoneità tecnica per addetti al servizio antincendio”, “Corsi di formazione e di aggiornamento dei docenti dei corsi antincendio”.

Terzo decreto: valutazione dei rischi d’incendio

Il terzo infine riguarda la valutazione dei rischi d’incendio, e le conseguenti misure di prevenzione, protezione e gestionali da attuare per la riduzione degli stessi.

Il decreto fornisce, nell’Allegato I, specifiche indicazioni per la progettazione della sicurezza antincendio dei luoghi di lavoro a basso rischio di incendio.

Viene introdotto un vero e proprio MINI-CODICE per la valutazione del rischio di incendio e vengono specificate nel dettaglio le misure di prevenzione e protezione, nonché le misure organizzative e gestionali antincendio che devono essere adottate nei luoghi di lavoro cosiddetti a basso rischio di incendio, rinviando i luoghi di lavoro non ricadenti fra quelli a basso rischio di incendio al Codice di prevenzione incendi (o alle regole tecniche di prevenzione incendi “tradizionali”, qualora applicabili).

Il decreto contiene le misure intese ad evitare l’insorgere di un incendio ed a limitarne le conseguenze, qualora esso si verifichi, e si propone quale regola tecnica per i luoghi di lavoro privi di specifica regola tecnica. L’approccio proposto ricalca quello del Codice di prevenzione incendi, sebbene con contenuti in forma ridotta e semplificata; il decreto è costituito da un articolato normativo e da un solo allegato.

Statistiche sugli infortuni causati da incendi o esplosioni

Il documento termina con una parte di statistiche relative agli infortuni gravi causati da incendi o esplosioni, soffermandosi ad analizzarne le cause, in larga parte dovute al mancato rispetto o all’inadeguata conoscenza delle norme di sicurezza.

Non possiamo mai ricordare abbastanza spesso quanto la conoscenza sia uno dei fattori chiave della prevenzione antincendio e, in generale, della sicurezza sul lavoro. Grazie all'opera di enti riconosciuti per la sicurezza sul lavoro è possibile effettuare corsi di formazione antincendio per tutti i lavoratori di una azienda.

Ripartizione delle spese dell'acqua nel condominio: cosa sapere

 

La convivenza in un condominio è sempre una situazione spinosa che richiede compromessi, vediamo assieme come si effettua la ripartizione delle spese per la bolletta idrica nel condominio, sia per gli appartamenti, che per le parti comuni.

Consumi del condominio e costi

Un condominio ha tutta una serie di spese indispensabili alla sua gestione, ad esempio quelle per i servizi di pulizia, l'energia elettrica o la manutenzione degli impianti; i contratti con i fornitori saranno stipulati dall'amministratore e starà poi ai condomini ripartire il totale tra loro. Si tratta delle famose (o famigerate) spese condominiali che tutti dobbiamo versare.

La ripartizione delle spese tra i condomini, quindi, è una delle operazioni che è necessario effettuare. Ha cadenza annuale e serve per garantire una convivenza civile nell'edificio.

Soprattutto per quanto riguarda il consumo dell'acqua, occorre avere bene presente quali sono le norme che la legislazione italiana stabilisce in merito e come vengono conteggiati i costi. Queste regole saranno valide sia per il consumo di acqua alimentare e sanitaria, che per quello dell'acqua destinata al riscaldamento.

Queste sono a disposizione dei condomini direttamente nelle loro abitazioni, un discorso a parte andrà fatto per l'acqua destinata alle parti comuni dell'edificio (che servirà, ad esempio per la pulizia delle scale o per innaffiare il giardino).

Divisione delle bollette per l'acqua condominiale

Partiamo da quest'ultimo caso che è il più semplice e quello che può essere presentato con più rapidità. La bolletta dell'acqua che viene utilizzata nelle parti comuni dell'edificio sarà ripartita tra i condomini a seconda dei millesimi di proprietà.

Per ripartizione dell'acqua in millesimi, si intende che ognuno paga in base alla dimensione del proprio appartamento: l'amministratore suddivide la spesa in base ai millesimi segnati nella tabella apposita allegata al regolamento del condominio. Si tratta del metodo approvato dall'Articolo 1123 del Codice Civile, il regolamento può comunque prevedere un differente sistema di calcolo, se approvato all'unanimità da tutti i condomini.

Ripartizione spese per l'acqua sanitaria

Per acqua sanitaria o alimentare si intende l'acqua che scorre fino ai rubinetti del nostro appartamento, grazie all'opera delle pompe di sollevamento acqua condominiali, e che utilizziamo per bere, cucinare o lavare. Quando si parla di consumi legati agli appartamenti di proprietà, la regola è quella di cercare di conteggiare le spese nel modo più esatto possibile.

In questa ottica, avere un contatore individuale che calcoli i consumi è la soluzione migliore; il contatore permette di segnalare con esattezza il consumo effettuato in ciascuna unità abitativa. Addirittura, in caso di abitazioni con riscaldamento autonomo, sarà possibile utilizzare un unico contatore.

Se non sono presenti contatori individuali, torna in ballo l'articolo 1123 che stabilisce che le spese per le risorse siano “ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne". Di solito questo significa la divisione in millesimi perchè presuppongono un nucleo familiare più numeroso. Un terzo sistema di conteggio delle spese, in base alle "teste", permetterebbe la suddivisione in base alle persone che effettivamente abitano nella proprietà, ma è attuabile solo in caso di unanimità tra i condomini.

Ripartizione delle spese di riscaldamento

In mancanza del riscaldamento autonomo, sarà presente un contatore dedicato al riscaldamento. Questo terrà conto dei consumi dell'acqua calda prodotta nella caldaia condominiale. La presenza di questo contatore nei condomini è divenuta obbligatoria con l’entrata in vigore del Dlgs 102/2014, che attua la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

La normativa impone anche la presenza di sotto contatori per i singoli appartamenti in grado di calcolare l'effettivo consumo di acqua. Solo un tecnico può certificare se esistono delle condizioni per cui non è possibile installare tali contatori. In questo caso si deve provvedere all'installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali.

Ricordiamoci sempre che la qualità dell'acqua del condominio, permette di ridurre le spese e ottimizzare i consumi.

lunedì 21 agosto 2023

Guida del serramentista: 6 domande alla sostituzione degli infissi

 


La sostituzione degli infissi di casa comporta sempre un investimento di tempo e denaro, per questo motivo occorre valutare bene ogni aspetto prima di imbarcarsi in una impresa che può avere un profondo impatto. Quali sono, quindi, le domande giuste da porsi prima di iniziare?

Perchè sostituire gli infissi di casa

Arriva un momento in cui finestre e porte smettono di funzionare come di deve, questi sono elementi vitali in una abitazione e non si può permettere che la loro usura possa rovinare il comfort nostro e della nostra famiglia. Infissi usurati e logori non sono più efficienti in termini di isolamento termico e acustico.

I segni più evidenti che può essere arrivato il momento di procedere alla sostituzione degli infissi sono:

  • Bollette più salate: se noti che le tue bollette iniziano a diventare più care, probabilmente i tuoi infissi iniziano a essere meno performanti. Infissi usurati e non più isolanti sono responsabili per circa il 30% della dispersione di calore di una abitazione;
  • Condensa sui vetri: degli infissi usurati, datati o non correttamente installati, possono permettere la creazione di un ponte termico tra interno e esterno. Questo causa condensa sulle superfici dei serramenti e sui muri e, di conseguenza, può dar vita alla formazione di muffe pericolose.
  • Aumento del rumore esterno: l'isolamento acustico (o la sua mancanza) è un altro segnale che sta arrivando il momento di sostituire i nostri infissi. Soprattutto se viviamo in contesti urbani, il rumore può essere una fonte di fastidio notevole.

Le 6 domande da porre alla sostituzione degli infissi

Se iniziamo a riscontrare uno o più dei problemi sopra elencati, può essere il momento di procedere alla sostituzione degli infissi. Per procedere al meglio, è sempre meglio mettersi nelle mani di serramentisti esperti e certificati. Per assicurarci di essere in buone mani possiamo procedere a porre una serie di domande mirate:

  1. Quale è il tipo di abitazione? La scelta del tipo di infisso varia a seconda che tu abiti in u condominio, piuttosto che in una villetta.
  2. Quale è lo stile della casa? Conoscere lo stile della casa ci aiuta nella scelta dello stile degli infissi e dei materiali.
  3. Dove è posizionata l'abitazione? Se desideriamo una soluzione a impatto zero, la scelta dei materiali può variare a seconda dell'ubicazione.
  4. Come sono orientate le finestre? Le finestre ricevono luce e calore in maniera differente se affacciano a settentrione o a meridione, di conseguenza le protezioni e le schermature dovranno essere adeguate.
  5. Che tipo di vetro è il più adatto? La scelta del vetro per i serramenti è un altro punto importante, ad esempio, se sono presenti delle schermature o meno, la scelta del vetro cambierà.
  6. Quale è il tuo stile di vita? Quanto vivi la tua abitazione? Rientri solo saltuariamente o la vivi 24 ore su 24? E hai una famiglia che condivida gli ambienti di casa? Sono tutti fattori importanti nella scelta degli infissi.

Qualità dell'infisso e della posa certificata

Ma queste domande sono solo la punta dell'iceberg, per quello che riguarda le domande da porsi alla sostituzione di infissi e serramenti. Occorre, naturalmente, affrontare altri punti importanti e, un serramentista professionista, potrà guidarvi nelle varie questioni maggiormente tecniche e burocratiche.

La posa in opera dell'infisso è fondamentale quanto la sua scelta. Per assicurarvi di ottimizzare il vostro investimento, vi raccomandiamo di rivolgervi a installatori qualificati in grado di effettuare, a regola d'arte, la posa certificata degli infissi.

La certificazione degli installatori dimostra la loro esperienza e la loro abilità per garantirti il miglior risultato.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

Esistono anche delle precisazioni di natura burocratica da fare sulla sostituzione degli infissi. Soprattutto nella differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria degli infissi.

Si parla di manutenzione ordinaria quando non si cambiano il modello o i rivestimenti delle finestre (per alcuni comuni anche il cambio di colore può considerarsi modifica ordinaria) e si mantiene la forma, la dimensione e le caratteristiche delle finestre precedenti. Infine, l'intervento deve ottimizzare il livello energetico dell'abitazione.

Se la sostituzione degli infissi rientra in un intervento più ampio di ristrutturazione, che comprenda anche la modifica della tipologia, forma o apertura degli infissi, o addirittura l'apertura di nuovi vani per finestre, allora si parla di manutenzione straordinaria.

Nuovo decreto antincendio INAIL: quando si applica in azienda

 


Nel 2021, INAIL ha pubblicato una serie di nuovi decreti in materia di prevenzione antincendio nelle aziende italiane; lo scopo dei decreti era aggiornare le normative già in essere per migliorare il livello di sicurezza. Ma come vengono messe in pratica?

Antincendio: quando si applica il nuovo decreto

Le disposizioni contenute nel Decreto sulla sicurezza antincendio interessano tutti i luoghi dell’azienda in cui vengono svolte attività lavorative.
(Eccezioni: mezzi di trasporto, industrie estrattive, pescherecci, campi e tutti i terreni facenti parte di un’azienda agricola o forestale).
Non fanno invece eccezione i cantieri temporanei o mobili, limitatamente alle prescrizioni degli articoli 4 (nomina degli addetti antincendio), 5 (formazione e aggiornamento degli addetti antincendio) e 6 (requisiti dei docenti).

Quando serve il piano antincendio

Sarà obbligo del Datore di lavoro redigere un piano antincendio per le emergenze se sussistono le seguenti casistiche:

  • sul luogo di lavoro sono presenti almeno 10 lavoratori;
  • il luogo di lavoro è aperto al pubblico e, indipendentemente dal numero dei lavoratori, sono contemporaneamente presenti più di 50 persone;
  • il luogo di lavoro in cui si svolgono le attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi, elencate nell’allegato 1 al Dpr 151/2011.

Le Aziende che non rientrano nelle casistiche sopra elencate hanno l’obbligo di attuare misure organizzative e gestionali in caso di incendio che andranno riportate nel DVR o redatte in apposita procedura.

Addetti al servizio antincendio

Il decreto conferma anche l’obbligo per il datore di lavoro di designare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, chiamati addetti al servizio antincendio che dovranno frequentare appositi corsi di formazione e di aggiornamento (ogni 5 anni).

Cambia la denominazione dei corsi, non più divisi in categorie di rischio ma in livelli: 

  • Rischio basso > diventa LIVELLO 1. 
  • Rischio Medio > diventa LIVELLO 2. 
  • Rischio Alto > diventa LIVELLO 3.

Vengono individuati 3 percorsi formativi in funzione della complessità dell’attività e del livello di rischio:

Attività di livello 3 – ex RISCHIO ELEVATO

Rientrano ad esempio gli alberghi con oltre 200 posti letto e gli impianti che effettuano stoccaggio di rifiuti.

Per tali attività è previsto un corso di formazione antincendio di 16 ore, con aggiornamento quinquennale di 8 ore.

Attività di livello 2 – ex RISCHIO MEDIO

Rientrano le attività soggette al controllo dei VVF ai sensi del DPR 151/11 con esclusione delle attività di livello 3.

Per le attività di “livello 2” è previsto un corso di formazione di 8 ore, con aggiornamento quinquennale di 5 ore.

Attività di livello 1 ex RISCHIO BASSO

Rientrano le attività non incluse tra quelle precedenti, ad esempio gli alberghi fino a 25 posti letto, ristoranti, ecc.. per le quali è previsto un corso di formazione antincendio di 4 ore, con aggiornamento quinquennale di 2 ore.

La cosa più importante nella sicurezza antincendio resta comunque sempre la prevenzione. La prevenzione è fondamentale perché, in caso di incendio, le conseguenze possono essere molto gravi e causare danni a persone, a beni materiali e all'ambiente circostante.

Per assicurarsi il miglior livello di prevenzione, è sempre bene affidarsi ad enti riconosciuti per corsi di formazione per la sicurezza antincendio; enti in grado di mettere in campo preparatori esperti e fornire conoscenze e consulenza per organizzare la prevenzione dei rischi e la gestione della sicurezza sul lavoro.

Solo con una formazione certificata e una consulenza professionale potrete assicurare un adeguato livello di prevenzione.

Obblighi dell'amministratore di condominio sulla sicurezza dell'acqua

 


Con il nuovo decreto 18/2023 sono entrati in vigore nuovi obblighi per l'amministratore di condominio in materia di salute dell'acqua negli impianti condominiali, vediamo assieme in cosa consistono questi obblighi.

La vecchia normativa su acqua e manutenzione impianti

Quello di assicurare la qualità dell'acqua a uso sanitario e alimentare nei condomini e nelle abitazioni è una priorità dei legislatori e delle amministrazioni. Per garantire questa qualità, negli ultimi 20 anni, sono stati effettuati due importanti interventi normativi, entrambi per attuare direttive comunitarie.

Innanzitutto il D.Lgs. n.31/2001, in seguito modificato dal D.Lgs. n.27/2002, attuava la direttiva comunitaria 98/83. Questa direttiva, con l'art. 5, comma 2, andava a definire gli obblighi e le responsabilità delle figure coinvolte nella distribuzione dell'acqua a uso alimentare.

Purtroppo, questa prima normativa, è divenuta causa di perplessità e incomprensioni: lasciava intendere che, gli obblighi di verifica sull'acqua del gestore del servizio idrico, si fermassero al punto di consegna, ovvero il contatore. Di conseguenza, l'amministratore avrebbe dovuto garantire la salubrità dell'acqua dal punto si consegna al rubinetto.

Questa situazione si è protratta fino al 10 Giugno del 2004. In questa data, il legislatore, ha finalmente chiarito la questione: con una nota del ministero è stato specificato che, per quanto riguarda gli edifici abitativi, l'amministratore di condominio ha l'obbligo di svolgere il controllo dello stato di adeguatezza e di manutenzione dell’impianto ai sensi dell’articolo 2051 del codice civile. Si specifica anche che non sta a lui controllare lo stato dell'acqua dal contatore ai rubinetti (gli artt. 7 ed 8 del D.Lgs. n.31/2001).

Quello del monitoraggio periodico della qualità dell’acqua restava una buona prassi: con cadenza periodica gli amministratori potevano effettuare controlli, avvalendosi dell'ASL, per verificare la presenza di batteri, oltre i limiti di legge.

Il Decreto 18/2023 e la verifica delle acque potabili

Con il Decreto Legislativo n.18 del 23 Febbraio 2023, la situazione è radicalmente cambiata. Questo attua la direttiva UE 2020/2184 e abroga la legislazione precedente.

Il nuovo decreto prevede, in maniera esplicita, che la responsabilità dell'acqua ad uso umano, nei condomini, dal punto di consegna (il contatore) al punto d'uso (i rubinetti dei vari appartamenti), venga attribuita all'amministratore. Se questo dovesse mancare, l'onere ricade sui proprietari degli immobili.

L'amministratore dovrà effettuare la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, come le pompe di sollevamento acqua che garantiscono il corretto afflusso agli appartamenti. Altro obbligo previsto, quello di adottare le misure preventive e correttive per ripristinare la qualità dell'acqua in caso di problemi.

La normativa implementa anche, con il comma 4 dell'articolo 9, l'obbligo di formazione, a cura delle Regioni, per i gestori dei sistemi, gli idraulici e gli altri professionisti che operano nei settori dei sistemi di distribuzione idrici interni.

In questo modo, il decreto, nelle intenzioni del legislatore, ha lo scopo di:

  • tutelare la salute dei condomini contro gli effetti della contaminazione dell'acqua;
  • migliorare l'accesso all'acqua destinata al consumo umano.

Rimangono invariati gli obblighi per il gestore idrico integrato, la cui responsabilità si interrompe al punto di consegna.

Sanzioni e obblighi per l'amministratore condominiale

L'articolo 23 del Decreto prevede sanzioni particolarmente onerose per l'amministratore di condominio. Queste possono variare a seconda della gravità dell'omissione accertata dalle autorità sanitarie. Si tratta di pene pecuniarie che possono andare da un minimo di 5000 euro a un massimo di 30000 euro se si tratta del mancato rispetto dei parametri elencati nell'allegato I, parti A e B. Le sanzioni variano da 4.000 a 24.000 euro in caso di inosservanza dell'obbligo di implementazione di valutazione e gestione del rischio.

A mitigare l'onere sulle spalle degli amministratori, contribuiscono il già citato obbligo di formazione dei professionisti che gestiscono i sistemi di distribuzione idrici interni e le aziende per l’installazione dei sistemi di gestione acqua, effettuato con le Regioni, e l'obbligo all'autorità sanitaria di informare il consumatore su come adempiere al meglio agli obblighi del decreto.